L’Ondata Bianca

L'intervista in esclusiva di Alessandra Cecchetto al pastore sardo Piero Gioi anticipa il reportage in uscita per WJ #102

I pastori versano il latte nelle strade in segno di protesta

Mentre continua la protesta per il prezzo del latte ovicaprino in Sardegna, Alessandra Cecchetto intervista in esclusiva per WJ il pastore Piero Gioi; un’anteprima della prossima uscita del numero 102 di Witness Journal, che conterrà anche il reportage della fotografa sarda. Accanto alle storie dimenticate dai mass media, torneremo a parlarvi sempre più spesso con voce diversa anche di attualità, per approfondire insieme a voi i temi che più ci riguardano da vicino, quotidianamente.

L’intervista a Piero Gioi; 52 anni, sposato con due figli

Quali sono i motivi della protesta dei Pastori in Sardegna?

Il motivo della protesta è legato al prezzo del latte, in quanto il prezzo attuale di 0.60 cent Iva inclusa al Litro non ci permette nemmeno di far fronte ai costi della produzione stessa, siamo in ginocchio.

Per produrre 1 Litro di latte le spese vive che io sostengo sono minimo 0.85 cent al Litro che comprende: mangime, arature, fieno, controlli sanitari, gestione aziendale…senza considerare in questa cifra alcun margine di guadagno per noi. Come dovremo mantenere le nostre famiglie se siamo addirittura in perdita con la produzione?

Quali sono i modi con cui avete deciso di manifestare questo malcontento?

In parte abbiamo deciso di regalare o donare ad offerta libera il latte e il formaggio prodotti, la restante parte l’abbiamo versata nelle strade e continueremo a versarlo in tutti i Comuni dell’Isola. Inoltre sono presenti dei presidi di fronte ai maggiori caseifici dell’Isola.

Preferiamo che il latte da noi prodotto torni alla terra da dove è venuto, piuttosto che regalarlo agli industriali, che si arricchiscono sulle nostre spalle e grazie ai nostri sacrifici.

È stata la disperazione a portarci a questo gesto estremo, versare il latte prodotto con dedizione e sacrificio per noi è una sofferenza.

Quali provvedimenti e soluzioni chiedete?

Chiediamo che venga data dignità al nostro lavoro, che si raggiunga almeno il prezzo di 1 euro + Iva a Litro. O che si raggiunga almeno 0.90 cent + iva però aumentando i contributi sul benessere animale e congelando per 5 anni il pagamento dei contributi Inps.

In questo momento la proposta è per 0.72 cent + Iva al Litro, noi non accettiamo e andiamo avanti con la protesta.

Non siamo d’accordo con il finanziamento di 50.000 euro per l’acquisto del Pecorino invenduto, che porterebbe solo ad un rialzo temporaneo del prezzo del latte per poi ritrovarci tra pochi mesi di nuovo a protestare. Io e la mia famiglia non andremo sicuramente a votare il 24 febbraio 2019, sarà una goccia d’acqua in mezzo al mare, ma non mi sentirò responsabile di chi verrà eletto.

Io oggi non porto nessuna bandiera, non sono neanche allevatore, sono Pastore!

di Alessandra Cecchetto; all-rights reserved