Di redazione wj
Vediamo perché.
Introduce l’argomento Andy Warol, protagonista della Pop Art, che scrive
“…non essere triste e pensieroso, ricorda che la vita è come uno specchio, e ti sorride se la guardi sorridendo…”
Ed eccoci quindi allo specchio che ci regala spesso immagini suggestive e di diversissima matrice.
Quando è nato lo specchio? Lo specchio è nato in tempi remotissimi, quando i nostri nonni cavernicoli scoprirono che una pozza d’acqua rifletteva la loro figura. La storia dello specchio, da allora e fino ai giorni nostri, è diventata enorme, e non può essere qui riassunta. E’ storia affascinante: lo specchio è al suo nascere una superficie grezza qualsiasi, metallica e non, che, levigata opportunamente e trattata con taluni procedimenti chimici via via ottimizzati fa ottimamente il suo mestiere di <specchio>. Più tardi diventa un oggetto, più o meno prezioso, presente nella vita quotidiana dell’uomo. Affinandosi sempre più diventa, per opera di artisti gioiellieri, diventa anche ornamento femminile. Funge da <specchio ustore> come arma di guerra, ed da utensile per accendere il fuoco domestico. E’ portatore raffinato di molti e fantastici simbolismi (vi dice niente Narciso?).
Oggi desidero analizzare il rapporto Specchio vs Fotografia nella fiducia che le immagini prescelte, per quanto non impreziosite dal mio gergo poco acculturato, possano essere suggerimento e stimolo per 9.999 appassionati.
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Filippo Crea