La retorica continua

Terzo articolo della nuova rubrica curata dal nostro socio e collaboratore Gianluca Uda. Una rubrica per tenervi informati sulla difficile e preoccupante situazione che attraversa il continente latinoamericano a causa del Covid-19

La retorica continua

Foto e testo di Gianluca Uda

Il presidente Jair Bolsonaro può andare in giro senza l’obbligo d’indossare la mascherina, così ha deciso un giudice federale, alleato del presidente, vincendo la causa contro la Corte Federale che voleva condannare il presidente per negligenza.

Bolsonaro sembrerebbe infatti detestare l’uso della mascherina sia in pubblico che in privato. Secondo l’opinione pubblica e i media Brasiliani la pandemia legata al Covid-19, sembra essersi stabilizzata, anche se il numero di contagiati e di morti è ancora molto alto.

I dati purtroppo fanno capire esattamente il contrario, ossia che la Pandemia è praticamente fuori controllo, per questo il Senato vuole approvare una legge che va contro la forte disinformazione legata ai dati relativi all’andamento del virus.

Legge fortemente ostacolata dal presidente Brasiliano, che ha dichiarato di voler porre un veto se la legge in questione dovesse passare.

Molti Brasiliani, però, hanno deciso di non appoggiare più il presidente e in tutto il Brasile si stanno alzando i primi cori di protesta.

Nella capitale, Brasilia, alcuni manifestanti hanno installato 1.000 croci su un prato di fronte al Congresso per rendere omaggio alle vittime di Covid-19, con uno striscione con la scritta “Bolsonaro, smettila di negare!”

Ma chi sono i sostenitori di Jair Bolsonaro?

Il presidente brasiliano è fortemente legato a gruppi evangelici e cattolici conservanti, che hanno sempre appoggiato le decisioni di Bolsonaro.

Le chiese evangeliche hanno sempre ostacolato le misure di lockdown previste dall’OMS, questo perché tale chiusura ostacolava i loro introiti economici.

Negli ultimi anni alcune chiese evangeliche come la Chiesa Universal o l’Assemblea di Dio sono diventate vere e proprie potenze sociali ed economiche, capaci d’influenzare la vita politica ed economica della nazione Sud Americana.

Il fanatismo religioso Brasiliano, appoggiato dal presidente, sta creando divisioni e molto spesso usa le sacre scritture per arrivare ai propri fini.

Alcune chiese evangeliche brasiliane, sfruttano l’ignoranza della popolazione più vulnerabile del paese, convincendo i loro fedeli che solo attraverso cospicue donazioni possono risolvere i loro problemi.

Molto spesso vengono utilizzati esorcismi, oli benedetti, preghiere come veicolo per contrastare le forze, in questo caso maligne, che ostacolano i fedeli, tutto questo però ha un prezzo.

Tutto questo ha fatto si che alcune di queste chiese sono diventate dei veri e propri imperi economici e Bolsonaro sta dalla loro parte.

Il fanatismo religioso Brasiliano vede in tutto quello che è la cultura nera e folcloristica,  un’opera del Diavolo che va fortemente condannata.

Il cristofascismo è quello che il fanatismo religioso Brasiliano e Bolsonaro stanno portando avanti, una visione che divide e non unisce, una filosofia che vede nell’ultimo e nell’emarginato un problema da risolvere e non da aiutare.

Purtroppo i fatti confermano che l’unico vero e grande interesse sia del presidente che di alcune chiese, è quello puramente economico.

Soldi e potere, sembrano essere questi gli unici fini di alcuni uomini che si fanno scudo usando la Bibbia come lanterna per attirare le povere falene.