IT.A.CÀ fotografia

Nell’ambito di  IT.A.CÀ migranti e viaggiatori - festival del turismo responsabile, che si terrà dal 24 maggio al 9 giugno 2019 nella Città metropolitana di Bologna – e nel corso del 2019 in molti altri territori dal nord al sud d’Italia - uno spazio particolare è dedicato alla fotografia d’autore.

di Giulio Di Meo

Cinque mostre, esposte in altrettante sedi della città, e un workshop compongono il programma della sezione fotografica del Festival IT.A.CÀ. La sezione è curata dall’Associazione TerzoTropico, in collaborazione con Witness Journal, Tempo & Diaframma, Galleria Fotografica Paoletti e Millennium Gallery, Kilowatt e Officina 15.

La sezione fotografica del festival si aprirà il 24 maggio alle ore 18.30 negli spazi di QR Photogallery, in via Sant’Isaia 90, con l’inaugurazione della mostra RED ANTS, un lavoro del pluripremiato fotografo sudafricano James Oatway, che presenterà il suo lavoro e dialogherà con il pubblico. Nel 2018 il progetto documentario Red Ants ha vinto il Visa d’or Feature Award al festival Visa pour l’image di Perpignan, la più importante manifestazione di fotogiornalismo al mondo.

Red Ants di James Oatway

Red Ant Security Relocation & Eviction Services, o “Red Ants” in breve, è una società di sicurezza privata a Johannesburg, in Sud Africa, i cui dipendenti sono diventati famosi per l’uso eccessivo della forza nello svolgimento del loro lavoro. Sono riconoscibili dalle tute e dai caschi rossi di marca e vengono assunti dai proprietari di immobili privati – spesso consiglieri comunali – per far rispettare gli ordini di sfratto. A volte vengono assunte fino a 600 formiche rosse per un’unica operazione, in stile militare, armate di scudi e piedi di porco. I proprietari sfruttano le condizioni di povertà di una larga parte dei sudafricani, assumendoli per questo lavoro, contrapponendoli così ad altre povertà.

QR Photogallery, Via Sant’Isaia 90 – Bologna

RED ANTS di James Oatway

Aethusa (Linosa) di Claudio Palmisano

La rassegna prevede anche la partecipazione di un altro grande autore, Claudio Palmisano, con una mostra dal titolo Aethusa (Linosa).Come in un resoconto visivo dell’esplorazione di un mondo extraterrestre, le immagini di Claudio Palmisano rivelano un aspetto ultraterreno del mondo sottomarino, rendendolo visibile all’occhio umano quasi allo stesso modo in cui vediamo il mondo emerso. Grazie a una procedura estremamente complessa che combina il montaggio di fotogrammi sequenziali e il bilanciamento digitale delle distorsioni cromatiche causate dall’acqua, Palmisano è in grado di mostrare, per la prima volta in modalità panoramica, la morfologia ricca dei fondali marini intorno a Linosa, una minuscola isola vulcanica, 163 km a sud della Sicilia nel Mar Mediterraneo.

Galleria Fotografica Paoletti, Strada Maggiore 14/b – Bologna

AETHUSA (LINOSA) di Claudio Palmisano

Eastern Goutha di Firas Abdullah

Il festival ospita inoltre la mostra Cinque anni sotto assedio a Eastern Goutha del fotografo e giornalista siriano Firas Abdullah. Firas, originario di Damasco, si trasferì in Arabia Saudita con la famiglia. All’età di 13 anni è tornato nella sua città di origine, dove ha completato l’Università. Il suo lavoro fotografico racconta la vita in questa parte di Damasco durante la guerra tra il regime di Assad e le truppe ribelli, sotto i continui bombardamenti dell’aviazione dell’esercito siriano. Mostra anche la vita di altri abitanti di Eastern Goutha che hanno scelto di rimanere nella loro terra di origine, nonostante le gravi difficoltà. Un resoconto crudo e toccante di una guerra che ha coinvolto milioni di persone, in Siria e in tutta Europa, provocando migliaia di morti e la fuga di tantissimi siriani. La Mostra è a cura di TerzoTropico e Hayat Onlus

Millennium Gallery,  Via Riva di Reno 77 – Bologna

EASTERN GOUTHA di Firas Abdullah

Neglected Roots di Laura Frasca

Nella sua esposizione Neglected Roots, curata da Valeria Ballabio,  Laura Frasca affronta il tema della scomparsa, sempre più rapida, della foresta del Borneo. Questo importante problema, come purtroppo succede per molti temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, sta passando in sordina. Dice Laura: “…ciò che stiamo negando sono le nostre stesse radici, che ci danno sostentamento ed ossigeno…”. Cosa comporta nell’immediato la scomparsa della foresta? In primis l’estinzione di flora e fauna endemici. I grandi primati, gli oranghi , e le scimmie nasica sono i primi ad esserne colpiti. Il popolo dei Dayak deputati da sempre al compito di proteggere la foresta, si stanno sempre più omologando alla globalizzazione ed arrendendo alla furia cieca delle multinazionali e quindi irrimediabilmente alla perdita della loro foresta.

Libreria Trame,  Via Goito 3/c – Bologna  

NEGLECTED ROOTS di Laura Frasca

A misura d’uomo di Ivano Adversi

La mostra A misura d’uomo, del fotografo Ivano Adversi, anche questa accompagnata da un catalogo, prende come paragdigma tre borghi dell’Appennino Bolognese, per evidenziare le peculiarità di una zona per molti anni considerata da abbandonare. Un borgo, Qualto, animato dalla vita e dalle iniziative degli abitanti qui residenti in permanenza, il secondo, La Scola, che risente del fenomeno delle seconde case, quindi vivo durante il periodo estivo e quasi deserto durante le altre stagioni, il terzo, Chiapporato, abbandonato in un’epoca recente, che tuttavia mantiene ancora la testimonianza di coloro che vi hanno abitato.

L’idea è quella di far comprendere che gli antichi borghi, e l’intero Appennino, possono ancora essere il motore di una rinascita culturale ed economica per l’intera zona. La montagna non può essere abbandonata a favore di un inurbamento sempre più diffuso e neppure vista esclusivamente come mero terreno di sfruttamento turistico, come ad esempio per gli  impianti sciistici, a discapito della salvaguardia di un ambiente fragile e particolare, che comunque può ancora dare moltissimo a chi lo vive e lo ama.

Kilowatt, Serre dei Giardini Margherita, Via Castiglione 134 – Bologna

A MISURA D’UOMO di Ivano Adversi

Per orari, inaugurazioni e altre informazioni sul programma e sui lavori in mostra:
www.qrphotogallery.it
terzotropico@terzotropico.it
qrphotogallery@gmail.com