Intervista a Valeria Sacchetti

Prima dell’uscita del numero 130 di Witness Journal, in programma la prossima settimana, Beatrice Moioli intervista Valeria Sacchetti riguardo il suo recente lavoro “Journey to the Lowlands, tra la Via Emilia e il West”. Il progetto presto diventerà anche libro, attualmente pre-ordinabile sulla piattaforma di Crowdbooks.

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Valeria Sacchetti | Journey To The Lowlands

di Beatrice Moioli

Ansel Adams diceva che “la fotografia è il risultato delle immagini viste, dei libri letti, della musica ascoltata e delle persone che si sono amate“; Valeria Sacchetti, insegnante, autrice e fotografa, originaria della zona modenese, ha fatto di questa idea il suo personale approccio alla macchina fotografica e “Journey to the Lowlands” ne è la testimonianza più eclatante. Proprio in occasione dell’uscita del libro ho avuto l’occasione di chiacchierare con lei sul progetto e in generale sul suo concetto di fotografia. 

È così che Valeria, da sempre interessata a indagare la tematica della resistenza dal punto di vista di coloro che ne fanno parte, mi ha aperto un nuova finestra su quell’idea di fotografia che prima di essere prodotto è sincero incontro, intreccio di persone e storie unite dal comune denominatore dell’impatto, della volontà di cambiamento che possa essere sfida al silenzio. 

Proprio di questo intreccio parla “Journey to the Lowlands, tra la via Emilia e il West”, un lavoro che, dal 2013 al 2020, racconta le vite degli abitanti della bassa modenese, la grande pianura attraversata dalla strada statale che dalla Romagna conduce fino in Brianza. In queste terre dimenticate e sconosciute, viste solamente come luoghi di passaggio, si susseguono campi arati, vigneti, frutteti, casolari e industrie che celano agli occhi dei più la presenza viva di persone e famiglie. Esistenze abbandonate a se stesse, di cui nessuna parla, di cui nessuno racconta le lotte, le sofferenze e le particolarità. 

Valeria mi racconta della necessità di rompere questo silenzio, questa lontananza e questa indifferenza, perché sotto cresce una ricchezza umana che vuole essere riconosciuta e che vuole essere vista. Così il lavoro si configura come un viaggio alla scoperta di sognatori, vecchie dame, cowboy attempati, amanti appassionati, viaggiatori e bambini liberi di giocare tra cimiteri e pollai. 

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Valeria Sacchetti | Journey To The Lowlands

Un viaggio lungo 7 anni che lei stessa ha intrapreso, immergendosi a capofitto nella realtà che la circondava, cercando di indagare la magia di chi fa di un luogo la sua casa. 

Più volte mi ha sottolineato come ciò che davvero voleva riuscire a ottenere da questo lavoro fosse il resoconto di un incontro, di tutte quelle relazioni che questo suo approccio lento le ha permesso di instaurare con i lowlanders. Le fotografie di Valeria sono costruite insieme ai suoi soggetti, presentandosi come il risultato di una relazione che prima di essere tra fotografo e fotografato è tra due persone che si aprono l’una all’altra e si raccontano.   

Le immagini vivono di una dimensione in equilibrio tra onirico e realistico, hanno una loro essenza temporale che trasporta chi le osserva in un’altra dimensione dove lo scorrere della vita è segnato esclusivamente dal ritmo incessante della natura tra nebbia, gelate invernali e afa estiva. È proprio questo il filo rosso di tutto il lavoro: il legame tra gli abitanti delle “Terre Basse” e il loro territorio. Un legame che negli ultimi anni è stato attraversato da moltissime sfide date dalla crisi economica, dal terremoto e dalla disoccupazione che, oltre ad aver cambiato radicalmente le vita delle famiglie di queste zone, hanno scoperchiato il mondo delle mafie che da tempo si era infiltrato nel territorio. 

“Journey to the Lowlands” segue il filone americano del misterioso Far West, l’atmosfera di ognuna delle 46 fotografie contenute nel libro è il prodotto di suggestioni provenienti dalla letteratura, dalla fotografia e dalla musica che ricordano l’America del lontano Ovest, perché dopotutto non sembra passato molto da quando Francesco Guccini scriveva: “Correva la fantasia verso la prateria, fra la via Emilia e il West”.

Chiacchierando con Valeria non ho solo percepito il suo stretto legame con queste terre, legame che dopo anni viaggiando tra il Sud America l’ha spinta a tornare in pianta stabile, ma soprattutto la grande forza che caratterizza la vita di questi abitanti. Una forza data dall’essenziale armonia che hanno instaurato con la loro terra, un’armonia che, come Valeria ha sottolineato, è sicuramente fatta di contrasti e difficoltà, ma soprattutto di resistenza e sogni. Il suo lavoro è quindi un invito a guardare queste zone con occhi diversi, riconoscendone il carattere controcorrente e anticonformista.

Ad aprile è iniziata la campagna di crowfunding del libro grazie all’editore Crowdbooks. Per far sì che venga stampato bisogna raggiungere 200 copie vendute in pre ordine entro la fine di settembre. 

A questo link è possibile preordinare e/o comprare il libro.

Qui invece il link per vedere gli altri lavori di Valeria Sacchetti.

Intervista a Valeria Sacchetti
Valeria Sacchetti | Journey To The Lowlands