di Renato Ferrantini
Roma, 28 gennaio 2021
Manifestazione di protesta dopo la morte del giovane Lorenzo Parelli nell’ultimo giorno di stage il 21 gennaio.
Dopo il presidio al Pantheon e il corteo di domenica 23 gennaio a Roma, il movimento studentesco “La Lupa” convoca una nuova manifestazione di protesta per la morte di Lorenzo Parelli, il diciottenne di Udine che ha perso la vita durante uno stage in fabbrica previsto dal piano scolastico che frequentava.
La mobilitazione di sabato – che segue gli venti di Torino e Milano – rivendica un differente sistema di formazione in sicurezza e con maggiori tutele. Il modello di alternanza scuola – lavoro e i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) devono essere ridiscussi e migliorati come strumento di inserimento giovanile nella società. Il corteo si forma a piazza dell’Esquilino con più di cinquecento persone: poco prima alcuni giovanissimi partecipanti – provenienti dai collettivi dei licei romani occupati negli ultimi mesi – chiariscono al microfono che questo appuntamento è solo uno dei punti di partenza per la richiesta di un tavolo di confronto con l’Ufficio Scolastico del ministero dell’Istruzione.
Lorenzo è “sangue del nostro sangue”, lo slogan più gridato e riconoscibile durante le tre ora di marcia; momenti di tensione e lancio di petardi verso le forze dell’ordine quando il corteo si ferma per dieci minuti all’altezza di via degli Annibaldi, poco lontano dalla sede USR (Ufficio Scolastico Regione Lazio) che nelle settimane passate aveva inviato i presidi delle scuole occupate a sanzionare i partecipanti.
Dopo l’arrivo a via dei Fori Imperiali il corteo si ferma, un minuto di silenzio e un grande applauso per Lorenzo con la convinzione – da parte di tutti – che sia iniziato il tempo di riscatto.