
Di redazione Wj / Foto di Paola Tarroni
“Stiamo stretti” dicevano gli organizzatori. E infatti ecco la fiumana di ragazzi e ragazze convogliare da Piazza Mercanti a Piazza Duomo sotto una pioggia fittissima. Non c’è stato verso di fermarli. Tutti ad affrontare le intemperie e riempire lo spiazzale antistante Galleria Vittorio Emanuele tra mille colori. In 25 mila dicono gli organizzatori, facendo eco alle altre migliaia che si sono radunate in altre città italiane nel weekend a cavallo tra novembre e dicembre. Il primato però rimane a Firenze dove il giorno prima si erano radunati in 40 mila.

Milano non si lega
La città manifesta contro il pensiero opprimente delle destre nostrane ed Europee. Razzismo, omofobia, transfobia e nazionalismo non sono termini che appartengono alla piazza, dicono gli organizzatori e quanti partecipano alla manifestazione.

Lo scontro social
Ma la marea umana non si è riversata solo per le strade perché lo scontro si è scatenato anche sui social, su Facebook e Twitter. Molti politici hanno colto la palla al balzo per attaccare Matteo Salvini, segretario della Lega e anche Roberto Saviano, presente a Piazza Duomo, ha lanciato dure accuse contro il leader del carroccio.

Movimento trasversale
“Non siamo una piazza contro una persona, quindi evitiamo cartelli o messaggi diretti ad un solo avversario politico”, dicono gli organizzatori. “In nessun caso saranno ammessi cartelli o messaggi offensivi, denigratori o violenti, dovremo anche invitare chi dovesse portarli a buttarli via”, ripetono altri.

La nascita del movimento
Prima a Bologna e poi a Modena, poi Padova, Milano, Taranto, Firenze e così via. Il movimento anti-salviniano sta dilagando riempiendo le piazze delle principali città italiane. L’humus culturale di Bologna ha dato lo spunto per creare un nuovo possibile argine alle derive nazionaliste che il Paese sta prendendo. Un’idea nata da quattro amici: Mattia Santoni, 32 anni, laureato in scienze politiche, Roberto Morotti, 31 anni, ingegnere, Giulia Trappoloni, 30 anni, fisioterapista e Andrea Garreffa, 30 anni, guida turistica. La miccia c’è stata il 14 novembre, in concomitanza con la manifestazione della Lega al Paladozza ed è stato organizzato un flash mob a Piazza Maggiore. Seimila le persone radunate tramite Facebook per stare “stretti, stretti” (come le sardine, appunto) ed esprimere dissenso.