I silenzi dell’Appennino: Il cammino nelle Terre mutate

Emiliano Cribari ci porta nelle Terre mutate dal terremoto tra Umbria, Marche e Abruzzo. Nuovo appuntamento con la rubrica "I silenzi dell'Appennino"

I silenzi dell'Appennino: Il cammino nelle Terre mutate

Di Redazione Wj / Foto di Emiliano Cribari

Riprende il viaggio di Emiliano Cribari che dopo una lunga marci lungo l’Appennino Tosco-emiliano, si dirige verso le Terre mutate, un percorso di 250 km tra le comunità di quattro regioni del centro Italia (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo). “È stata un’esperienza vibrante.Commovente, a tratti sconvolgente. Interi territori stravolti dal sisma”, racconta Cribari.

Cicatrici

“Vite travolte, sospese, interrotte. Ai paesaggi pieni d’aria e di cielo si alternavano in continuazione rovine e silenzi. Non è stato facile, per niente. Né esserci né fotografare. È stato un continuo interrogarsi sul senso della vita, sulla paura, sul destino di questa fragile dorsale appenninica”. Quell’area è stata sconvolta più volte nel corso degli ultimi 20 anni. Nel 1997 ci fu il terremoto in Umbria, poi nel 2009 quello dell’Aquila e poi quello di Amatrice nel 2016 e 2017. Una bellezza fragile quella Umbria, Marche e Abruzzo. Una bellezza naturale che ti ammalia, ma che sa ruggire rovinosamente.

Non è solo trekking

“Ho fotografato facendo molta attenzione, ancora più del solito. Venire qua e ignorare non si può. Non si può venire qua e camminare, “fare trekking” come se niente fosse.Trema la terra che ha vociato e tremano gli occhi della gente che racconta sottovoce.

Latita il futuro, regna la rassegnazione. Che poi serva anche tanta leggerezza, che serva orientare lo sguardo anche su altro, questo è un altro discorso. Sacrosanto, da non dimenticare. Sono tornato cambiato”, racconta l’autore.