Winogrand in mostra a Milano

Garry Winogrand: All Things Are Photographable

Si inserisce in Shot. Grandi fotografi sul grande schermo, la rassegna di cinema sui maggiori fotografi internazionali in programma fino al 10 giugno tra BASE Milano e Wanted Clan inserita a sua volta nel ricco menu della seconda edizione di Milano Photo Week 2018 – un’ immersione totale nella fotografia con esposizioni, incontri proiezioni e workshop, laboratori per bambini dislocate in diversi luoghi della città – l’anteprima internazionale di Garry Winogrand: All Things Are Photographable, il documentario di Sasha Waters Freyer sulla vita e l’arte di Garry Winogrand, il grande fotografo, scomparso nel 1984, a soli 56 anni, che attraverso trent’anni di scatti ha raccontato l’America. Appuntamento domenica 10 giugno alle 18:00 a BASE Milano (Via Bergognone 34), ingresso 7 euro.

Decenni prima che la tecnologia digitale trasformasse il modo in cui realizziamo e vediamo le immagini, Garry Winogrand ne ha realizzate centinaia di migliaia con le sue Leica 35 mm, creando un ritratto enciclopedico dell’America tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’80.
Quando morì improvvisamente all’età di 56 anni nel 1984, Winogrand lasciò più di 10.000 rullini con centinaia di migliaia di scatti. Queste immagini catturano un’epoca passata: la New York di Mad Men e i primi anni del Women’s Movement, la nascita dei sobborghi americani, il fascino e l’alienazione di Hollywood. Ha prodotto così tante immagini mai viste che ci sono voluti diversi anni perché emergesse a pieno la sua eredità artistica. GARRY WINOGRAND: ALL THINGS ARE PHOTOGRAPHABLE è il primo documentario che racconta questa eredità. Il film racconta la storia di un artista le cui ascesa e caduta sono state – come quelle degli Stati Uniti negli ultimi decenni del 20° secolo – piene di contraddizioni e totalmente irrisolte.

Oltre a centinaia di fotografie iconiche, il film fa ampio uso dei filmati a colori in 8mm di Winogrand che ritraggono i suoi genitori, le tre mogli e i bambini, oltre a numerosi filmati girati mentre vagava per le strade della città e documentava le proteste degli anni ’60. Il film utilizza anche audiocassette di Winogrand appena scoperte, gli unici mezzi di comunicazione inediti dell’artista. Il film è un ritratto incredibilmente intimo di un uomo che ha personificato la sua era e allo stesso tempo l’ha trasformata.