Fotografia e Public History


Uliano Lucas, Piazza Accursio, Milano, 1971

Fotografia e Public History: tra memoria, impegno e città femministe

Due incontri da non perdere alla 7ª Conferenza Nazionale di Public History di Modena

Dal 3 al 6 giugno 2025, Modena ospiterà la settima edizione della Conferenza Nazionale di Public History, promossa da AIPH (Associazione Italiana di Public History). Tra le tante iniziative in programma, segnaliamo due appuntamenti particolarmente rilevanti per chi si occupa di immagini, memoria e impegno civile, e per chi riflette sul ruolo della fotografia nei processi di narrazione e costruzione della storia collettiva.


“Pensare e agire la città femminista”

Giovedì 5 giugno, ore 16:15-17:45 – Aula B.05
Tavola rotonda a cura del Gruppo di lavoro “Gender” dell’AIPH

Coordinata da Lucia Miodini (CSAC – Università di Parma) e Aurora Savelli, questa tavola rotonda esplora il tema della città attraverso una lente femminista e intersezionale. Partendo da esperienze concrete e approcci teorici, l’incontro propone una riflessione sullo spazio urbano come luogo di potere, esclusione e trasformazione. Interverrnno: Sara De Giovanni, Elisabetta Salvini, Rosanna Carrieri, Monica Di Barbora, Maria Pia Ercolini.

Un momento importante per ripensare la città come luogo plurale, attraversato da saperi e pratiche che mettono al centro l’esperienza delle donne e delle soggettività marginalizzate.


“Il fotografo come Public Historian? Memoria e impegno civile nella pratica fotografica”

Venerdì 6 giugno, ore 16:15-17:45
Aula B.05
Panel 25A – Coordinato da Raffaella Bisiconi (Università di Bologna)

La fotografia non solo documenta il presente, ma crea memoria, stimola consapevolezza e mette in relazione passato e futuro. Questo panel affronta un interrogativo cruciale: può il fotografo essere considerato un public historian?

Attraverso esperienze e riflessioni di professionisti e studiosi, si discuterà del ruolo delle immagini nella comunicazione della storia e nella costruzione di memorie collettive.

Interventi:

  • Isabella Balena (Fotografa)
    Fotografia e Storia: il ruolo del fotografo nella costruzione di memorie condivise
  • Massimo Maiorino (Università di Salerno)
    L’occhio di Napoli. Mimmo Jodice, il fotografo come storico della città
  • Uliano Lucas e Tatiana Agliani
    Il tempo di una foto, tra attualità e storia

Il panel offre un confronto ricco e articolato sullo statuto della fotografia come fonte storica, sul ruolo etico e sociale del fotografo e sulla fotografia come strumento di mediazione tra comunità e storia.


Fotografia e Public History: un legame sempre più stretto

In un’epoca in cui la produzione visiva è onnipresente, la fotografia diventa un linguaggio centrale per la public history. Non solo strumento di documentazione, ma veicolo di memoria attiva, capace di coinvolgere pubblici diversi e stimolare partecipazione. I fotografi, attraverso mostre, libri e archivi, si fanno narratori e interpreti, partecipando alla costruzione di una storia pubblica inclusiva, critica e condivisa.

Per il programma completo e ulteriori informazioni: https://aiph.hypotheses.org/17362