FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA
06/28 OTTOBRE 2018
Lodi – IX Edizione
La nona edizione del Festival della Fotografia Etica prevede un ricco programma tra mostre, workshop e presentazioni; verranno presentati i progetti che hanno vinto le 6 sezioni del World Report Award 2018, le mostre dello Spazio ONG, quelle della sezione Uno sguardo sul mondo. In programma all’interno del Festival, il 20 e 21 ottobre 2018, la IV edizione del Premio Voglino.
Al Festival, sabato 13 ottobre sarà presente anche WJ con due incontri, “Fotografia sociale: tra documentazione e memoria” e “WJ: dieci anni di fotogiornalismo”: due momenti di confronto per parlare dell’esperienza dell’associazione nell’ambito della fotografia sociale e del fotogiornalismo.
Dopo più di dieci anni di attività dedicata alla promozione e alla diffusione della cultura fotografica, Wj vuole inoltre cogliere l’occasione per festeggiare insieme a soci, volontari lettori e amici, la ormai prossima pubblicazione del numero 100 della rivista, che vedrà una selezione di dieci lavori rappresentativi di questi anni di attività.
Un brindisi al Caffè Letterario, alle 19.15 di sabato 13, sarà il momento per condividere questa tappa nella storia dell’associazione e riconfermare, insieme a chi segue e sostiene WJ con passione e fiducia, la volontà di continuare a guardare oltre e dar voce a storie diverse.
18.00-18:45 “Fotografia sociale: tra documentazione e memoria ” con Giulio Di Meo
Raccontare il mondo ai suoi abitanti, denunciarne la miseria e le prevaricazioni subite dagli ultimi: questo è il compito di quella che amo definire “fotografia sociale”. Una fotografia desiderosa di farsi carico delle lotte, della rabbia, delle ingiustizie che ci circondano; una fotografia capace di indignare parlando con amore, passione e speranza. Immagini che documentano, ma che al tempo stesso diventano custodi della memoria, raccogliendo il testimone da chi non avrà più voce per portarci ancora avanti nel tempo. Ma la memoria è anche altro: è attiva nel presente come una geografia della vita umana, in tutte le sue forme e in tutti i suoi bisogni.
Arroccati nelle nostre convinzioni, perimetriamo il mondo su quello che vediamo, rassicurandoci nella nostra identità: siamo padroni nella cerchia o nella prigione della nostra certezza.
La fotografia dovrebbe costringerci alla memoria del presente, consegnando alla nostra vista i volti di altri uomini che vivono questo pianeta oggi, contemporaneamente a noi: non tutti vivono come noi, non tutti sono come noi, non tutti sono quello che noi immaginiamo. I loro volti si animano su sfondi che non sono quelli della nostra esperienza e aprono, allargano, valicano i confini che avevamo comodamente posto al nostro modo di intendere la vita.
Ed ecco allora che la “geografia dell’umanità” si fa composita, multiforme, inquietante e mette in crisi, se lo vogliamo, le nostre certezze. Narrando questa geografia la fotografia può diventare veicolo per un cambiamento personale, sociale e politico, attraverso immagini che non restano un semplice sguardo pietoso ma diventano strumento per contribuire alla costruzione di una società meno arroccata e prepotente.
Durante la serata verranno proiettati alcuni lavori del fotografo e dei suoi allievi.
18.45-19:15 “WJ: dieci anni di fotogiornalismo” con Giulio Di Meo e Amedeo Novelli, seguirà aperitivo e proiezioni al Caffè Letterario
Witness Journal, primo mensile di fotogiornalismo online in Italia, viene fondato da Amedeo Novelli nel 2007. In più di dieci anni sono stati pubblicati 99 numeri per un totale di 880 reportage su oltre 2.000 proposte ricevute dalla redazione. Nel corso degli anni, nonostante la crisi editoriale prima e quella economica poi, la redazione si è estesa fino a formare il gruppo che nel 2015 ha deciso di ampliare il progetto originale trasformandolo in un’Associazione di Promozione Sociale.
L’Associazione Witness Journal, nata i primi di gennaio del 2016, è formata da un gruppo di persone che si occupano a vario titolo di fotografia e giornalismo, con l’obiettivo di promuovere la diffusione della cultura fotografica e dell’informazione attraverso le attività editoriali, la formazione in ambito fotogiornalistico, la realizzazione di progetti integrati, promuovendo la fotografia come strumento di integrazione e socializzazione.