di Antonio Oleari
Fai il giro del mondo in un weekend tra Mazzarino e Favara il 23-24 giugno 2023 grzie alla Biennale delle città del Mondo .
Tredici anni senza mai fermarsi, tra esibizioni, progetti educativi, residenze per artisti e architetti, presentazioni in ogni parte del mondo. Farm Cultural Park celebra questo compleanno con l’opening della terza edizione di Countless Cities la Biennale delle Città del Mondo, che prendendo spunto dalla complessità del tempo che stiamo vivendo, è quest’anno dedicata ad esplorare alcune Comunità Utopiche che in diverse parti del pianeta, stanno proponendo modelli diversi di “città” in un nuovo rapporto tra “uomo e natura” sempre più urgente e necessario dopo l’emergenza pandemica di Covid 19.
La Biennale come già nelle edizioni precedenti è attenta a tutte quelle buone pratiche di “Youth Power” che dall’Iran alla Corea passando per l’Egitto e l’Italia stanno combattendo regole e consuetudini proponendo nuovi stili di vita e nuovi valori per le città e gli stati in cui vivono e a cui appartengono anche se originari di luoghi lontani.
La Biennale sarà ospitata in Sicilia presso Farm Cultural Park, nelle due sedi di Favara e Mazzarino, resterà aperta sino al 28 gennaio 2023. Sei mesi di mostre, esibizioni, installazioni, performance, laboratori, workshop, lecture e talks per parlare di città, di “comunità utopiche” di ambiente, rigenerazione urbana e cittadinanza attiva.
Tre sono i temi principali di questa edizione:
Laboratori di nuovi mondi
Esiste una città ideale? È questa la domanda che ha spinto nei secoli urbanisti, intellettuali, architetti e filosofi a progettare nuove realtà che rispondano alle esigenze dei cittadini, unendo bellezza e funzionalità. In tutto il mondo, piccole comunità utopiche, artistiche, spirituali e ambientaliste hanno proposto diversi modelli di “città” attraverso le loro pratiche quotidiane.
La natura nelle città
La pandemia di Covid-19 ha stravolto il nostro rapporto con la natura. C’è oggi un nuovo, diffuso e crescente bisogno di contatto con piante, alberi e giardini, di orti da coltivare e di attività da svolgere all’aperto, negli spazi pubblici.
Potere giovanile nelle nostre città
Nel mondo c’è una nuova generazione di giovani uomini e (ancor più) donne, che mettono in discussione lo “status quo” e sfidano regole e consuetudini, proponendo nuovi stili di vita e valori, per le città in cui vivono e a cui appartengono.
18 le città protagoniste: da Jabiru (Au) a Auroville (Ind), da Christiania (Dk) a Vancouver Island (Bc), da Seoul (Kor) a Pyongyang (Kp), da Yazd (Ir) a Arcosanti (Usa) e ancora: Riesi (Ita), Taipei (Tw), Marsiglia (Fr), Roma (Ita), Parigi (Fr), Istanbul (Tr), Zurigo-Thun (Ch), London (Uk), Porto (Pt) e Torino (Ita).
Come curatore ho seguito il padiglione iraniano ideando una formula speciale in cui si incontrano due città, quella di Yazd (che si trova nel mezzo del deserto centrale iraniano) e quella di Chabahar (città portuale sull’oceano indiano). Un viaggio in Iran per raccontare la voglia di vita delle nuove generazioni con gli scatti di 3 fotografi d’eccezione.
Yazd: la città e le forme (foto di Giulio Di Meo)
From the desert to the sea: in viaggio (foto di Nicola Zolin)
Chabahar: la città e il desiderio (foto di Giulia Margot Frigieri)
Queste mostre saranno ospitate presso il Palazzo Miccichè a Favara, sede della “Human Forest” che ospiterà oltre aal Padiglione dedicato all’Iran quello di RIESIlience, un Padiglione onirico dedicato ad Istanbul curato da Yasemin Sahiner con i lavori dell’artista Turco Can Saricoban; un Padiglione dedicato a Parigi curato dal Collectif Ferrus che racconta la storia di Cedric Casanova, un personaggio mitologico, da giovane funambolo nomade del Cirque du Soleil, oggi pensatoreagricoltore-ristoratore di una nuova logica di produzione e marketing che ha il proprio fondamento nella fiducia e nell’amicizia; un Padiglione dedicato a Porto e ai suoi spazi pubblici verdi, curato da Mafalda Rangel e Francesco Moncada, un Padiglione dedicato a Jabiru piccola comunità aborigena in Australia e al lavoro di Corben Mudjandi a cura di Miriam La Rosa di Agency, un Padiglione off American Cities dedicato al progetto di volontariato linguistico pensato da Farm in collaborazione con il Consolato Americano a Napoli e NAS Sigonella. Per l’occasione saranno presenti il Capitano Aaron Shoemaker, Comandante U.S. Naval Air Station di Sigonella e una delegazione del corpo diplomatico e i Sailors della base di Sigonella. Human Forest ospita anche le installazioni dell’artista francese Laura Jackob a cura di Annamaria Ferrara, l’opera digitale di Lorenzo Conti dedicata al Giardino della Kolymbethra e l’Opera Aperta per costruire paesaggi ipotetici del collettivo Svizzero formato da Antonio Scarponi, Beatrice Fontana e Frank Dittmann.
E ancora un padiglione dedicato ad Arcosanti, raccontata da Vittorio e Giulio Bongiorno, e il Pastore Tullio Vinay della Comunità Valdese a realizzare Monte degli Ulivi a Riesi, Padiglione curato da Salvo Cuccia e Gustavo Alàbiso. All’interno dei Sette Cortili sarà possibile visitare il Padiglione Torino curato da Ilaria Reposo e Fabio Guida di Print Out che esplora l’utilizzo del visual design per migliorare la vita delle persone e il Padiglione Global Chinese New Year Photography Competition (GCPC) a cura di North America Photography Association in United Nations (NAPA), in collaborazione con The World Cultural Art Organization (UNWACAO) e il Patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblic Popolare Cinese in Italia, che accoglie foto diverse e innovative del Paesaggio e delle Tradizioni Culturali Cinesi.