Nuovo workshop organizzato da Witness Journal con Fausto Podavini su come realizzare un reportage a medio lungo termine. Dall’importanza compositiva all’editing, dal descrittivo all’evocativo, passando attraverso l’analisi della propria visione del mondo che ci circonda.
Il workshop è pensato per tutti quelli che, professionisti o amatoriali, vogliono migliorare la fase realizzativa e progettuale di lavori fotografici a medio lungo termine o a chi semplicemente vuole iniziare a vedere la fotografia non più legata al singolo scatto ma come racconto fotografico progettuale.
Programma:Cercheremo di capire cos’è una fotografia, cosa c’è dentro e cosa c’è dietro così da apprendere più a fondo l’importanza di un progetto fotografico. Si affronteranno le problematiche teoriche e pratiche legate alla realizzazione di progetti fotografici e proveremo mediante la realizzazione di esercizi teorici a sviluppare un’idea riportandola ad un concetto di mappa. Mediante la visione di lavori e discussione dei portfoli dei partecipanti, verranno affrontati tutti gli aspetti pratici di come si realizza un reportage con particolare attenzione al linguaggio fotografico, alla sua traducibilità visiva, alla composizione come forma espressiva e all’editing come valore aggiunto di una storia.
Date: 11-12 Gennaio 2025 | Orari: 10.00/13.00 – 14.00/18.00
Dove: Bologna
Docente: Fausto Podavini
Costo del workshop: 220 € + 15€ (tessera WJ)
Per iscriversi al workshop o avere informazioni: formazione@witnessjournal.com
Nato a Roma, vive e lavora nella sua città natale. Inizia il percorso fotografico prima come assistente e fotografo di studio per avvicinarsi sempre più alla fotografia di reportage, che lo porta ad intraprendere un percorso da freelance iniziando a collaborare con varie Ong per la realizzazione di vari reportage in Italia, Perù, Kenya ed Etiopia. Nel 2009 inizia una collaborazione con il Collettivo Fotografico WSP, e ne entra a far parte definitivamente nel 2010, dove, oltre alla figura di fotografo, svolge l’attività di docente di fotografia di reportage. Oltre a vari lavori in Africa, Sud America e India, ha realizzato importanti lavori su territorio italiano come un reportage sullo sport per disabili, un lavoro all’interno di un carcere minorile ed un lavoro sull’Alzheimer, che gli è valso il primo premio nella sezione Daily Life del World Press Photo 2013, il più importante concorso a livello internazionale di fotogiornalismo.
Nel 2018, vince il suo secondo World Press Photo con il suo lavoro Omo Change, un long term che l’ha visto impegnato per 6 anni tra l’Etiopia e il Kenya e che documenta i cambaimenti sociali ed ambientali nella bassa Valle dell’Omo a seguito della costruizone ed entrata in fuznione della più alta diga di tutta l’Africa. Nel 2017 è stato nominato Reporter per la Terra da Earth Day Italia. Predilige lavori a medio lungo termine che gli permettono, in un epoca dove tutto si consuma velocemente, di soffermarsi ed approfondire in maniera unica la tematica dei suoi lavori. I suoi lavori hanno ottenuto riconoscimenti internazionali come Il World Press Photo nel 2013 e nel 2018, Il Poy nel 2016 e nel 2018, il Sony, Yves Rocher Grant, il PDN Storytelling, il Kolga Tiblisi e sono stati pubblicati su le più importanti riviste internazionali come 6Mois, LeVie/LeMonde, GEO ES, Stern, Internazionale, Donna Moderna, Espresso, D di Repubblica, Nathional Geographic, Days Japan, GEO Germania, GEO Francia, Neue Zürcher Zeitung Magazine ed ha esposto nelle più importanti città come New York, Madrid, Barcellona, Milano, Roma, La Gacilly. Il suo lavoro MiRelLa è diventato un libro distribuito dalla Silvana Editoriale ottenendo un successo internazionale. Attualmente fa parte dell’osservatorio Water Grabbing per documentare il problema dell’acqua nel mondo.
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