Closer 2024 – Festival di Fotografia sociale e documentaria
11 ottobre al 3 novembre 2024 – Bologna e Budrio
Tra qualche giorno prenderà il via, a Bologna, la settima edizione di CLOSER – Dentro il reportage un evento dedicato alla fotografia sociale e documentaria, da quest’anno con cadenza biennale.
Una manifestazione dedicata all’arte della narrazione visiva attraverso l’obiettivo. Il festival avrà luogo dall’11 ottobre 2024 al 3 novembre 2024.
La manifestazione si propone di esplorare e raccontare storie che fanno riflettere, evocano emozioni e stimolano il dibattito su questioni sociali, culturali e politiche rilevanti. Attraverso esposizioni, workshop, incontri con i fotografi, il festival offrirà un palcoscenico d’eccezione per la fotografia di reportage, strumento fondamentale per comprendere il mondo contemporaneo.
Promosso dalle associazioni TerzoTropico-APS e Tempo e Diaframma APS e dalla Pro Loco di Budrio, in collaborazione con il Comune di Budrio e il sostegno del Comune di Bologna, CLOSER Dentro il reportage è un progetto che ha già raggiunto la settima edizione del proprio festival dedicato alla fotografia sociale, documentaria e al fotogiornalismo.
Qui il programma completo del Festival
Autori selezionati dalla giuria della call internazionale
Claudio Rizzini | I dannati del Silos
Inverno 2024. Arrivano dal Pakistan, dall’Afghanistan, dal Nepal, poi dalla Siria, Iran, Iraq, dal Bangladesh. Uomini in fuga dalle miserie, dalle guerre, dalle torture. Hanno attraversato l’intera Rotta Balcanica, sono in viaggio da mesi, alcuni da anni. Entrano dalla Slovenia per terminare il game a Trieste, l’ultima frontiera a Nordest per l’Europa. Hanno affrontato peripezie inenarrabili, superato respingimenti, botte dalle polizie di confine, fame e gelo. A Trieste vengono dirottati al Silos, una grande costruzione risalente alla metà dell’ottocento, un deposito di granaglie che ha ospitato i profughi istriani durante la seconda guerra mondiale.
Cristina Garzone | Misticismo copto
Si avverte un gran silenzio dentro di noi davanti a questa raccolta di fotografie rispecchianti in pieno l’attinenza al titolo. Misticismo: l’esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, senso di religiosità profonda per cui si aspira a una vita totalmente spirituale. Ecco, questo si vede rappresentato nell’opera dell’esperta reportagista forte conoscitrice, per sapersi compenetrare, di comportamenti specifici delle Genti che vivono alle latitudini da lei visitate.
Franco Buoncristiani | Grand’Hotel Metropoliz
Ha esposto le sue foto a BETA (Biennale di Architettura di Timisoara Architecture, 2022), nella galleria KromArt di Roma e al Trieste Photo Days (2022 e 2023), nel Festival Internazionale di Fotografia di Narni nel 2023, House of Lucie a Budapest (2024) e al Festival delle periferie a Roma (2024). Metropoliz è una delle tante storie sul diritto all’abitazione. Inizia a Roma nel 2009, quando sessantuno famiglie composte da circa duecento persone hanno occupato un ex fabbrica fatiscente di salumi di 19.000 mq in Via Prenestina, abbandonata nel 1978 alla periferia est della città, oltre i quartieri popolari di Tor Sapienza e Centocelle.
Lara Lasala | Titreşimler
Durante i miei viaggi in Turchia ho vissuto esperienze che mi hanno fatto entrare in uno spazio che non mi ero mai permessa, lo spazio del cuore. La calda e incondizionata ospitalità delle donne e degli uomini turchi che mi hanno aperto le loro case, mi ha finalmente permesso di aprire il mio cuore e ritrovare la me più autentica. Finalmente a casa. La mostra nasce dalla volontà di condividere l’esperienza vissuta durante l’ultimo viaggio in Titreşimler, (Titriscimlèr) Vibrazioni in lingua turca, è il titolo che ha scelto il curatore di questo progetto, il fotografo Daniele Bartolotta, un autentico visionario con la capacità rara di materializzare un bagaglio così denso di emozioni in un percorso visivo disegnato intorno agli stati d’animo. Dieci tra trittici e dittici dei ventitré che compongono l’intero percorso, divisi secondo otto sequenze emotive, che vanno dal senso di perdita di persone e territori, alla rinascita, attraverso un cammino che conduce nell’intimo del proprio cuore.
Luca Gonzaga | Child survival in a changing climate
Il sistema economico in cui ci troviamo immersi genera ovunque situazioni di disuguaglianza, impoverimento e oppressione. La terra è un equilibrio fragile non solo negli ecosistemi, ma anche nel funzionamento globale delle società umane. Tutto questo disordine, che mina le risorse fondamentali per la sussistenza, causato da inquinamento, siccità, desertificazione o degrado del suolo, impedisce alle popolazioni locali di continuare a vivere secondo le loro tradizioni. Proteggere lo “spirito del luogo” significa aiutare i suoi abitanti a restare anziché fuggire e diventare “profughi climatici” o “eco-profughi”, persone in movimento che non possono più vivere nelle terre in cui sono nate e cresciute. “Child survival in a changing climate” è un progetto fotografico che si propone di documentare le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’ambiente e sulla vita delle persone, con particolare attenzione ai bambini, i primi a subire gli effetti di questo evento epocale.
Paolo Patruno | Birth is a dream
La mortalità infantile, la salute materna e neonatale sono una questione inesplorata. Nell’Africa subsahariana ogni anno, quasi 300.000 donne muoiono a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto. Ho chiamato La nascita è un sogno il mio progetto che mira a documentare e sensibilizzare sulla crisi della maternità nell’Africa subsahariana. Ho iniziato il progetto in Malawi, dove le parole per gravidanza nella lingua locale “pakati” e “matenda” si traducono in “tra la vita e la morte” e “malata”.Sono stato poi in Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Malawi, Mozambico, Uganda e Zimbabwe.