
Di redazione Wj / Foto di Claudio Cantù
Il mondo ha voltato le spalle ai Curdi. La Turchia del presidente Recep Tayyip Erdoğan ha dato il via a “Fonte di pace”, l’operazione militare volta alla sottomissione del Kurdistan siriano e il mondo sta a guardare. Nelle ultime settimane, però, la rete di sostegno al Kurdistan (inteso nel suo insieme) ha ripreso vigore organizzando una serie di iniziative e manifestazioni contro l’aggressione di Ankara. Tra queste c’è quella dell’Arci nazionale che ha aperto una raccolta fondi.
La raccolta
“Non possiamo e vogliamo lasciare sola una popolazione aggredita e invasa unilateralmente: vogliamo pensare ai bambini e alle donne, ai civili che, come accade spesso, sono le vittime nei conflitti”, dichiara in un comunicato Francesca Chiavacci, presidente nazionale dell’Arci che ha promosso il crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso.com, in collaborazione con l’Ufficio del Kurdistan in Italia. “In attesa che le istituzioni e la diplomazia – prosegue – agiscano nei confronti della Turchia, la società civile non può stare ferma. La mobilitazione nelle piazze è necessaria – continua Chiavacci – anche per creare un’opinione a sostegno ma servono fatti concreti a una popolazione che conta già oltre diverse migliaia di sfollati. Gli aiuti serviranno per l’allestimento di campi profughi e ospedali da campo”.
Le donazioni
Al momento dell’uscita di questo articolo i donatori sono stati 39 per un totale di 1.030 euro. La raccolta rimarrà aperta per altri 160 giorni e le modalità per inviare il denaro sono semplici. Si può scegliere l’importo da destinare (a piacere) oppure una cifra standard tra 10, 20 o 50 euro.