
Wj sostiene e diffonde il crowdfunding delle sardine per sostenere i circoli Arci di Bologna.
Tante sono state le collaborazioni tra Witness Journal e Arci Bologna, dal Festival Closer agli eventi in Porta Pratello, così come tante sono state le attività, i progetti e i laboratori di fotografia organizzati con i circoli, dal Guernelli al Casalone, da Mercato Sonato a Caserme Rosse, da Leggere Strutture a Ritmo Lento.
Per aiutare i circoli bolognesi ci saranno dieci giorni per acquistare le piantine aromatiche e fiorite e trasformarle in cultura e socialità, poi la grande scenografia in Piazza Maggiore sabato 22 maggio.
A un anno dal successo della prima edizione, che permise di raccogliere 60.000 euro e finanziare 148 eventi culturali gratuiti in tutti i quartieri della città, le sardine ci riprovano con il crowdfunding scenografico. Quest’anno il ricavato sarà destinato a sostenere i 130 circoli ARCI della Città e dell’Area Metropolitana, che si apprestano a riaprire dopo una chiusura che li ha messi in ginocchio e che rischia di portarli a chiudere i battenti.

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Ecco allora l’idea di fare quadrato di fronte a una crisi della socialità senza precedenti per la città di Bologna, che teme di perdere un patrimonio di luoghi ed esperienze radicate in tutto il territorio e costituito da artisti, tecnici, maestranze, volontari. Insieme a 6000sardine e ARCI è confermata la partnership con Dynamo Velostazione, che coordinerà le consegne a emissioni zero, e Cucine Popolari che fornirà ristoro ai pedalatori.
Un ritorno alle origini, con un invito nella piazza simbolo della protesta ittica e un fine politico non così distante dalla manifestazione del 2019, quello di ricucire il tessuto sociale prima che si strappi e ceda il passo al buio della ragione.
“Un anno fa, dopo il primo lockdown, mentre altri scendevano in piazza con i gilet arancioni, come sardine decidemmo di aiutare il Comune a salvare il cartellone estivo culturale, e anzi di portarlo nelle periferie e nei caseggiati. Quest’anno non potevamo restare indifferenti rispetto alla crisi di quei luoghi che per anni hanno saputo coniugare arte, musica, cultura e solidarietà” affermano Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Roberto Morotti e Andrea Garreffa, fondatori di 6000sardine.
L’idea di un crowdfunding per i circoli bolognesi era stata lanciata da Rossella Vigneri, Presidente di ARCI Bologna, per sostenere la ripresa e un faticoso ritorno alla normalità. “Ci auguriamo – ha dichiarato Vigneri – che la città risponda all’appello perché i circoli Arci come tutti gli spazi sociali e culturali del nostro territorio sono un bene comune, un patrimonio di spazi, persone e relazioni di cui mai come oggi dobbiamo prenderci cura”.
Sabato 22 maggio le piante acquistate verranno disposte sul “crescentone” per una grande scenografia di pixel-art, dopodiché potranno essere ritirate dai donatori nei 20 circoli ARCI sparsi nei sei quartieri e in provincia con una rete che si allarga da Imola a San Giovanni in Persiceto.