2020 L’umanità che manca

2020 L’umanità che manca è un progetto fotografico e disegnato nato dall’occhio e dalla penna di Giovanna Dell’Acqua e Kain Malcovich.

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Un progetto interessante quello nato dall’occhio e dalla penna di Giovanna Dell’Acqua e Kain Malcovich, un lavoro che mette insieme fotografia e disegno per mostrare una Bologna insolita, come insoliti sono stati questi primi mesi del 2020.

L’umanità che manca, un’idea nata durante la fase 1 del Covid dopo che Giovanna ha raccolto degli scatti che immortalavano le strade ormai deserte poco prima della fase più rigida del lockdown.

Era scioccante vedere questi spazi non più frequentati dalle persone, la gente girare se non con le mascherine, con uno sguardo diffidente e spaventato.

Da qui è nata l’esigenza di agire con la fantasia, che spesso aggiunge alla realtà ciò che manca. E ciò che mancava era proprio l’umanità.

Giovanna Dell’Acqua e Kain Malcovich

A partire da questo presupposto i due stili si sono incontrati, da una parte la fotografia che immortala una situazione drammatica, dall’altra il disegno che riporta le immagini al loro stato abitudinario, le strade popolate dalle persone.

Si tratta quindi di una contrapposizione non solo stilistica, ma temporale, il presente si confonde con il passato per riportare alla luce l’umanità che tanto ci mancava.

Il titolo del progetto richiama proprio questo parallelismo, la dualità tra realtà e fantasia, tra storia ed emotività: l’umanità che manca in senso di assenza fisica ed emotiva.

2020 L’umanità che manca resterà una documentazione artistica che testimonierà il periodo in cui il mondo intero è stato messo in ginocchio da un evento inaspettato, che ha spiazzato tutti, la pandemia del Covid 19.